
È stata una bellissima giornata di sole.
Il Monte Takao (高尾山) è alto 599 metri e dista circa 50 chilometri dal centro di Tokyo. Probabilmente ai cari lettori italiani è quasi nuovo questo nominativo. In fatti fino a pochissimo tempo fa era semplicemente considerato come una delle tante località da "gite scolastiche" per gli alunni di Tokyo. Ma questo pregiudizio è drasticamente cambiato da quando Takao è stato riconosciuto come "Tre stelle" nella MICHELIN Voyager Pratique Japon, la prima e l'unica guida della prestigiosa Michelin dedicata ad un paese asiatico.
interessante è il culto ai tengu (天狗).


Alla settima stazione, sorge un santuario 高尾山薬王院 (Takao San Yakuou in) (sito ufficiale:
http://www.takaosan.or.jp/ Altamente consigliato di fare clic su “sound on” per ascoltare la tromba horagai suonata dai monaci). L’origine di questo santuario risale a 744, più di 1200 anni fa, quando, secondo la leggenda, un monaco e teologo giapponese Gyoki (行基, 668-749) aprì il santuario in risposta alla richiesta dell’imperatore d’allora (Shômu Tennô, 聖武天皇) e all’epoca il santuario era dedicato a Bodhisattva della Medicina (Yakushi Nyorai, 薬師如来).

Gyoki prese un ruolo principale nel periodo Nara, durante il quale furono costruiti numerosissimi templi allo scopo di divulgazione del Buddhismo.
Nel corso della storia il monte Takao è stato sempre considerato uno dei punti di riferimento più importanti del 山岳信仰 (sangaku shinkou), culto in cui considera sacro le montagne e la natura. Diversamente dal Buddhismo tibetano, in cui le montagne sono sempre considerate sacre al punto da non dover scalare, in questo culto i pellegrinaggi ammirano il sole sorgente (ご来光)dal cima. Probabilmente il loro pensiero andava all’aldilà oltre il sole, invisibile agli occhi umani. Da questo marcato senso di rispetto alla forza sovrannaturale, questo culto prese una strada sua e i praticanti cominciarono a distaccarsi dalla civiltà mondana, diventando yamabushi (山伏, letteralmente: "colui che si trova/si nasconde tra le montagne"). Con questo termine si indicano monaci asceti giapponesi che vivevano come eremiti tra le montagne e che un'antica tradizione considerava guerrieri invincibili, addirittura dotati di poteri soprannaturali. Essi seguivano principalmente la dottrina Shugendō, una combinazione di elementi buddhisti e shintoisti.
Nell'uso giapponese moderno, il termine yamabushi si riferisce ai praticanti dello Shugendō, una religione sincretista che, come già accennato, mescola elementi buddhisti (nella versione esoterica della setta Shingon) e shintoisti, ponendo grande enfasi sull'ascetismo e sulle pratiche di resistenza fisica.
Nell'uso giapponese moderno, il termine yamabushi si riferisce ai praticanti dello Shugendō, una religione sincretista che, come già accennato, mescola elementi buddhisti (nella versione esoterica della setta Shingon) e shintoisti, ponendo grande enfasi sull'ascetismo e sulle pratiche di resistenza fisica.
(risorse: wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Yamabushi )
A Takao uno che non appartiene a questo culto
esclusivamente in lingua giapponese), ma non è certo da provare con leggerezza, perché per i credenti sono gli esercizi sacri e bisogna rispettare il loro spirito religioso.

Io non sono credente di questo culto, ma il sole che si ammira dal cima è troppo bello.
Anche il monte Fuji visto dal cima (599 m) è bellissimo.

