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martedì 29 settembre 2009

Campioni di plastica 食品サンプル

Molti ristoranti giapponesi mettono in vetrina i campioni di plastica dei menu. È molto utile anche a chi non conosce la lingua e la cucina giapponese. Si capisce con gli occhi quell’idea nacque a Gujo hachiman. Produce tutt’oggi circa 70% dei campioni dei cibi nazionali.





さんぷる工房 (Samlpe kobo)





(All'interno del sample Kobo)



(Ci fanno anche provare)





Pizza.







Ramen!







riso al Curry...ma sembra proprio vero....





Ayu al forno





Cesto di verdure

sabato 26 settembre 2009

Gujo Hachiman e la pesca 郡上八幡と長良川での鮎漁

La città di Gujo Hachiman ha qualcosa che ci suscita nostargia.
Gufi è famosa per le terme di Gero, ma forse per il fatto che è collegata male con la capitale, se non si decide di andare proprio lì, non arriva mai un’occasione per visitarci.



Si passa anche la stazione ferroviaria che è situata precisamente "al centro" del Giappone.

(Scritto: 「日本の真ん中の駅」, la stazione al centro del Giappone)

La gente ci va per ballare, ma attirata anche al calore della gente locale. Si tengono tantissime bon odori nel periodo estivo in Giappone, ma non c’è una bon odori, almeno che io sappia, in cui tutti i visitatori ballano, senza timore di non saper ballare bene. In molti casi, ci sono i forestieri attorno solo per osservare. Ma la danza non è una cosa da vedere, ma da provare. La gente ci insegna come ballare e comunque c’è una calorosa e accogliente atmosfera che pur non sapendo ballare, si diverte lo stesso.










Negozio di caramelle. Buonissime!!


Gli storici affermano che in una zona montagnosa come questa e dei poveri contadini, (a Gifu fa molto caldo in estate e anche storicamente ha sempre sofferto la sciccità e carenza, inoltre non affaciando al mare, si praticava solo la pesca dell'acqua dolce).


Il Fiume Nagara (長良川) è famoso per la tradizionale pesca con i cormorani (鵜飼), ma c'è un'altra pesca professionale: si chiama 簗漁 (Yana ryo). Yana è una struttura fatta di bamboo o di legno, molto semplice, e si mette in mezzo al corrente del fiume. Il pesce viene incastrato su questa struttura. Gli ayu (鮎), Plecoglossus altivelis, sono un pesce migratorio che vivono nei fiumi asiatici. Approfittanto la loro abitudine di spostarci ad alta velocità, si pratica questa pesca. Sembra troppo semplice, ma è nata proprio perché sapevano perfettamente la natura di questo tipo di pesce. Gli ayu vivono solo nell'acqua pura e se l'acqua è inquinata, non ci ritornano più. Questa pesca è praticata in alcune zone del Giappone, tutt'oggi. Mi auguro che questa tradizione sia sempre protetta.











a

venerdì 25 settembre 2009

Oshima: diving, terme e pesce

A Izu Oshima uno dei divertimenti è il diving. L'acqua è limpida e trasparente e ci sono tantissimi tipi di esseri marini.























In mezzo al mare c'è una vasca naturale di terme (gratuito). è riscaldata dal magma, quindi è gratis. è sommersa quando la marea è alta...
è stranissimo: appena fuori vasca, è il mare normale, quindi l'acqua è fredda. A quest'ora il mare era un po' mosso. Al lato destro della "strada", c'erano veramente tantissimi pesci e non potevo spostarmi...


La natura è benefica ma è al di là della manovra degli esseri umani. Credo di capire perché lo Shintoismo è nato e radicato nella storia giapponese.
Non mi merabiglierei se scendesse un dio o qualche divinità dal cielo.
Le terme nate dopo l'esplosione dell'86. L'acqua è caldissima ma è priprio bello stare nelle terme ammirando il tramonto.
All'albergo ci offrono del pesce appena pescate. Sono squisiti.
A vari modi, crudi, fritti, in umido, a vapore... insomma, una cena pescissima.
Ci hanno dato anche il sakè dell'isola, molto delicato e ci stava bene con i piatti.

Tokyo Game Show

Ieri sono andata a Tokyo Game Show.
C'era poca novità, ma comunque è uno show importante.











C'era poca gente on business days.







Biohazard (Resident Evil)







Gundam!! è la testa di quello che stava a Odaiba. Smontato, ora sta qua.







Konami



















una sezione dedicata all'analisi del rapporto tra i videogiochi e il periodo samurai (Koei)







Fighetta di Capcom





Lost Planet 2 (Capcom): bella installazione e gioco divertente


27 Sett. aggiunta: UBISOFT

giovedì 24 settembre 2009

Napoletani del Giappone 日本版ナポリ人

So che c'è uno stereotipo che i giapponesi siano freddi e superficiali.
Io sono del Kansai (esattamente di Osaka) e non sono affatto d'accordo con questa affermazione.

Diversamente dall'Italia dove c'è una decentralizzazione tra il centro politico-amministrativo e quello commerciale (Roma e Milano rispettivamente), in Giappone c'è una notevole centralizzazione a Tokyo. Ha pro e contro, ma è la realtà.
Ho impressione che molti stereotipi che riguardano i giapponesi siano creati solo attraverso l'immagine dei cittadini di Tokyo. Ma il Giappone è un arcipelago lungo e la differenza tra il nord e sud è marcata, forse come il cosidetto "campanelisimo" italiano. Proprio come in Italia, mentre in Sicilia vanno a maniche corte, a Valle d'Aosta comincia a nevicare, a Hokkaido è nevicato la settimana scorsa (almeno a Saroma, dove abitano gli zii del mio fidanzato) e a Okinawa vanno tutti al mare durante le vacanze di questa settimana. Io ho fatto diving a Tokyo. Spesso di dice che la differenza del clima crea la differenza anche dei caratteri degli abitanti. Non so se è un'affermazione scientificamente valida, ma personalmente credo che sia così.

Nel Kansai, dove il clima è più caldo di Tokyo, la gente è più pazzarella, calorosa, aperta e vivace. E forse meno intelligente, molto meno logica ed emotiva e meno lavoriosa rispetto alla gente di Tokyo. Questa definizione è come milanesi e napoletani. Infatti molti miei amici e i clienti italiani mi chiamano napoletana e alcuni italiani che sono venuti a casa mia dai miei dicono che la gente è come napoletana.

Mi piaccino i vestiti con i colori vividi e il mio fidanzato mi dice che sono proprio terrona. Sì, sono terroncina e ne sono orgogliosa.

Almeno gli stereotipati uomini d'affari giapponesi, freddi, seri e formali, non avrebbe mai pensato una roba simile...
Il mio ragazzo dice che è buffa ed è una cafoneria di pessimo gusto, ma a me piace tanto e quando l'ho vista, mi son detta: "questa è osakesissima!(うわ、めっちゃ大阪や)"
Il colore che non sta affatto con la scena, una dimensione fuori misura, la vetta di non sense.
L'architetto che ha progettato la paperonuccia voleva sorprendere la gente trasmettendola un senso di relax e confort.
Stupore sì, ma...

Il Giappone è geograficamente piccolo, ma ha una certa profondità e ne sto scoprendo ogni giorno, grazie alla sensibilità culturale che ho acuisito in Italia attraverso il contatto con la diversità. Io rimarrei eternamente riconoscente all'Italia e agli italiani.

mercoledì 23 settembre 2009

Lo Stromboli giapponese 日本のストロンボリ火山(三原山)

Uno dei tre vulcani più attivi, insieme allo Stromboli e Il Kīlauea nelle isole di Hawaii, è situato a Tokyo: si chiama il Monte Mihara e si trova all’isola di Izu-Ōshima nella prefettura di Tokyo.


(Izu-Ōshima, visto dal mare)


Il Mihara è uno stratovucano di 764 metri. L’eruzione maggiore più recente è stata nel 21 novembre 1986, dopo 210 anni di silenzio, in cui il magma fu fuoriuscito fino a 1,6 chilometri di distanza. Tutti i 10 mila abitanti dell’isola furono costretti a evacuarsi. Dopo un’eruzione del ‘90, gli abitanti potevano rientrarsi all’isola il 10 novembre ’96.

(il Monte Mihara, 三原山 Miharayama)

Gli archeologi sostengono che le sue eruzioni siano avvenute con frequenza di circa una ogni 100 o 200 anni da 20,000 anni fa. l’esplosione dell’86 fu una delle maggiori e la lava percorsa sulla felice pianura, solidificandosi, formò rocce ignee effusive.



La traccia dove il lava ha percorso è rimasta nera e non cresce più niente e viene chiamata “Deserto(砂漠)”. Sin all’antichità, il vulcano è stato sempre rispettato come l’oggetto di culto e l’esplosione temuta, chiamandola “Gojinka sama(御神火様)”, il sacro fuoco.


(Il santuario dedicato al Gojinkasama alla vetta del vulcano)





(Cratere vulcanico)

Le rocce sono fumanti.




Ora l’isola è famosa per scuba diving, terme e pesca (amatoriale e professionale). Dista circa un’ora dalle stazioni marittime (Takebashi di Tokyo, Yokohama, Atami e Shimoda). La cosa più commovente è stata il latte: c’erano le mucche che mangiavano le erbe tranquillamente e producevano il latte. Sembra una banalità, ma dovettero abbandonare la loro amata terra per ben 10 anni e a loro ritorno, non c’era più niente. Da zero hanno ricostruito la vita e ora produce il latte. Zapparsi tra le rocce nere per piantare le erbe doveva essere un lavoro che richiedeva molta tenacia.


(il tentativo di piantare gli alberi. Auspico anch'io una buona crescita.)






(le mucche...siamo a Tokyo, una delle città più industrializzate nel mondo!)



(il latte. è buono di per sè, ma quando penso al dramma nascosto dietro le quinte, provo una commozione inspiegabile.)

il Monte Fuji

Il Monte Fuji visto dal balcone del mio raggazzo.

lunedì 14 settembre 2009

Persecuzione di Tatsunokuchi 龍の口法難会(たつのくちほうなんえ)

Vicino a casa del mio fidanzato sorge un tempio nominato Ryūkō-ji (龍口寺).
Una volta la località era chiamata Tatsunokuchi (龍口) e Ruko ne è la pronuncia “on” (alla fonetica cinese). Il tempio appartiene alla scuola buddhista Nichiren.
Ieri c’è stata una festa molto divertente. Ma dovrei iniziare con i cenni storici.



(Entrata del tempio)


Nichiren era un monaco studioso giapponese nel periodo kamakura.
Nel 1271 una lunghissima siccità colpì il Giappone. Nichiren ribadì le sua ammonizioni contro la condotta del governo e si raccomandò di salvaguardare il popolo. Il governo guidato da Hei-no Saemon (平の左衛門) arrestò Nichiren il 12 settembre 1271 come ribelle, che fu condotto a Tatsunokuchi per essere decapitato. Ma Nichiren non poté essere decapitato: quando già il carnefice aveva sollevato la spada, una sfera brillante attraversò il cielo illuminando vividamente la scena e terrorizzando i soldati. Questa è nota come la persecuzione di Tatsunokuchi(龍の口の法難).
Prima di questa decapitazione (in vano), un fedele (Sajiki Ama) gli donò un botamochi a sesamo, augurandogli la protezione degli dèi. Si crede che questa botamochi gli portò la fortuna.








Da questo episodio il tempio commemora questo anniversario, distribuendo ai visitatori (credenti e non) i piccoli botamochi a sesamo.




La preghiera era lunghissima...
ma a termine di ciò i preti lanciano i botamochi dall’inalto!
(sala di preghiera dopo la sermone)


(lanciano da questo gradino inalzato ai credenti che aspettano giù)

I templi associati a Ryukouji fanno Hono (奉納) della danza, dedicando la loro vivace danza.

è stata un event molto originale.
A Kamakura ci sono troppe cose divertenti.

mercoledì 9 settembre 2009

una casa dove vivono i totoro トトロの棲む家

Il grande maestro cinematografico Hayao Miyazaki adorava una casa privata come "una casa dove i totoro vivrebbero veramente". La casa sorgeva a Suginami, Tokyo, di 380 mq ca. In un suo saggio pubblicato nel 91, ha presentato questa casa a tutti.



(Foto: la casa e il proprietario)

Il proprietario dell'epoca, il Sig. Ei Kondo, ha lasciato 2 anni fa la casa per la sua età piuttosto avanzata. I 6000 fan di miyazaki e gli abitanti della zona hanno raccolto le firme per conservare la casa. Il quartiere di Suginami ha acquistato quella zona (830 mq ca.) per costruire un parco commemorativo, come 景観重要建造物 (patrimonio del bene architettonico).


La sfortuna è stata è che la casa è distrutta per l'incendio del febbraio 2009 e tutti hanno dovuto abbandonare quel sogno.

il nostro mito, invece, non abbandona mai un sogno: ha consegato gli schizzi a Suginami per costruire il parco. L'ex proprietario dice: ora la casa non c'è più, ma sono determinato di proteggere la casa con lo stesso spirito e amore che nutrivo.





(c)Nibariki
Ma Miyazaki, quante cose ci insegni?



L'importanza di conservazioni dei beni, coesistenza con la natura...
La casa non sarà ricostruita, ma rimane nel cuore di tutti.
L'essenziale è invisibile, ma quello che ci insegna il Maestro è eloquente nel silenzio del pacifico parco.