A metà ottobre sono andata al Monte Komagane nella prefettura di Nagano. è alta 2996 metri. era prevista una giornata nuvolosa, ma ad un certo punto è cominciato a nevicare. Arrivata alla settima stazione con funivia, ero poco decisa. C'era la polizia e a tutti coloro che non avevano attrezzature (scarpe, vestiti ecc) giuste, non dava l'approvazione di accesso. Io ero con le scarpe per le montange nevose e un vestito come tuta di scii. OK, mi sono detta, e ho cominciato a scavalcare. La polizia ci ha dato anche un GPS.
Pessima visibilità, la neve, gelata, si trasformava in giaccho e mi picchiava il volto, come se fossero i sassi lanciati con tutta la forza.
La felicità che ho provato quando ho visto la capanna è impossibile da descrivere. (Questa foto è scattata il girono seguente, non si vedeva niente nella tempesta.
La felicità che ho provato quando ho visto la capanna è impossibile da descrivere. (Questa foto è scattata il girono seguente, non si vedeva niente nella tempesta.
Prima del viaggio, non vedevo l'ora di ammirare l'alba.
Ma il tempo è questo. Cmq mi sono alzata alle 4 meno un quarto, giusto per vedere.
Era buio totale.
Era un paradiso: il mondo di color rosa, la neve appena nata, senza una macchia, ancora toccata da nessuno.
Il cielo era un azzurro molto profondo, come se fosse artificiale.
Alle falde si ammiravano gli alberi colorati all'autunno, come se niente fosse stato. Non sono shintoista, ma capisco perché in Giappone fu nato un culto alla natura. La natura è un'esistenza sovrannaturale e perenne, e la vita umana è effimera.
L'onsen al termine di viaggio freddo è indispensabile.
WOW, sei davvero temeraria.
RispondiEliminaLa foto del rifugio sembra quasi finta...comunque il premio finale delle onsen è davvero mitico...non ti nascondo che io sarei stato lì immerso per tutto il tempo...hihi :)